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5 cose normali a Roma ma non nel resto del mondo


La tradizione di un luogo raccontata attraverso le sue usanze

. In effetti, i detti popolari riescono a definire la realtà meglio di qualsiasi altro tipo di affermazione. Non si può negare il fatto che in funzione della città o del territorio che si visita, si incrociano modi di fare, comportamenti, idiosincrasie e talvolta anche discorsi che sono distintivi di quella specifica località.

Indice:

Roma vanta molte pratiche tipiche

Sia per la sua ricca storia, Roma è un tesoro di usanze che si sono consolidate nella sua cultura, e simile a una consuetudine che diventa norma, così

le routine quotidiane dei romani sono diventate parte integrante di un ritmo di vita che non può essere separato dalla vita di tutti i giorni

. Gli abitanti locali per la maggior parte non ci pensano troppo, perché è una realtà solidamente radicata nella loro vita quotidiana. Tuttavia, i visitatori a volte rimangono sorpresi, altre volte incantati dal patrimonio culturale romano. Solo da osservatori esterni è possibile notare alcune peculiarità che rendono i Romani un popolo senza eguali.

Il maritozzo è un dolce imprescindibile per la colazione a Roma

Sia che si tratti di una regola o solo di uneccezione, il

maritozzo romano,

stipato di panna, come da tradizione, o nelle sue diverse varianti, con crema o cioccolato, primeggia incontrastato come colazione romana per eccellenza. Prodotto originale della tradizione dolciaria romana, in particolare come dolce da forno, esistono oggi anche varianti salate, è un prodotto semplice, una sorta di morbida pagnotta dolce generalmente farcita. Una vera e propria tradizione che risale ai tempi degli antichi Romani, introdotta per coloro che svolgevano lavori nei campi. Un pasto nutriente, originariamente, composto da farina, acqua, uova, olio, sale, miele e uva passa. Ormai è considerato una vera prelibatezza che ha preso il nome dal fatto che veniva preparato dalle mogli per i loro maritozzi.

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Lusanza di passare gran parte della giornata in auto per raggiungere il lavoro e i luoghi di svago

Non solo maritozzi, infatti tra le altre cose iconiche di Roma, cè lusanza di

dover fare almeno qualche decina di chilometri al giorno

per arrivare al posto di lavoro, o raggiungere un noto luogo di ritrovo per passare una piacevole serata di coppia o con gli amici. Questo succede anche per raggiungere gli istituti scolastici e persino per mantenere unesistenza sociale piacevole. Le distanze nella Città Eterna sono notevoli e costringono i romani a passare gran parte della loro giornata in auto, tra traffico, congestionamenti e, troppo spesso, lunghe file al semaforo.

Imperdibile la pizza romana e la pinsa

Tra i cliché romani,

la pizza non può mancare.

Una delizia culinaria molto diversa da quella napoletana, perché più croccante, senza bordo rialzato, sottile ed estremamente fragorosa. Scelta come spuntino da pranzo per i più piccoli, come cena fuori il sabato sera, o anche come pranzo rapido, la pizza ha un ruolo chiave nella dieta dei Romani. A Roma esiste anche la pinsa, caratterizzata dalla sua maggior digeribilità e minor contenuto calorico. Il nome deriva dal termine latino pinsere, che significa stendere, allungare, schiacciare. Tuttavia, non è una variante della pizza, molto più recente a Roma, ma la rielaborazione di ricette più antiche. Si tratta di una sorta di focaccina fatta con farina di riso, frumento, soia e lievito madre, di forma ovale, morbida allinterno e croccante allesterno.

Il supplì: un altro piatto imprescindibile per i Romani

Nonostante la Capitale sia famosa per i suoi monumenti, i musei, larchitettura, sembra che la cucina abbia un ruolo predominante per i suoi cittadini. Infatti, non solo maritozzi, pizze e pinse fanno parte della quotidianità dei romani, ma anche i

succulenti, croccanti e filanti supplì.

Un cibo veloce da godersi passeggiando per le strade di Roma, o da portare a casa e consumare come spuntino o in una cena semplice. Originariamente cresciuto come una sorta di crocchetta di riso con pomodoro e mozzarella allinterno, col passare del tempo, ha subito molte varianti. E se i romani si trovassero per strada a gustare uno dei loro piatti tipici, non avrebbero problemi a dissetarsi, considerata lampia quantità di fontane sparpagliate per la città. Tra le altre ci sono quelle conosciute come nasoni, che forniscono ai cittadini e ai turisti acqua fresca e potabile. Non solo un elemento decorativo, ma anche una preziosa risorsa per Roma. Perché non viene sicuramente sprecata… Una volta che finisce nelle fognature viene depurata e utilizzata per lirrigazione dei campi nei consorzi agrari.

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